Le ultime propaggini del Pratomagno fra Valdarno e Casentino

Comunicazioni Quelli del Martedì

Certamente i nostri soci e non solo conoscono bene il Valdarno, ma in questo caso propongo loro una visione, passatemi il termine, “strabica” dello stesso, decentrata e non convenzionale. Il Pratomagno per noi è Loro, Anciolina, Rocca Ricciarda, Massa nera, la Croce e chi più ne ha più ne metta.  Vi propongo invece le ultime propaggini di questo ramo dell’Appennino che si distacca dal corpo principale della dorsale italiana e va degradando fino alla piana a nord di Arezzo.  Il nostro punto di partenza sarà Castiglion Fibocchi, (mt 292 slm) raggiunto il quale ci porteremo a monte del paese all’imbocco del sentiero 43 del CAI. Proseguendo in costante salita  ci ritroveremo in circa due ore sul sentiero 00 (692 slm), dorsale atipica perché si discosta dal crinale principale piegando verso est per arrivare in Casentino presso Subbiano. Nel nostro pellegrinare troveremo, con una deviazione a destra dal sentiero segnato, tenendo a destra del Monte Capannino,  cosa che ci farà accorciare il percorso di qualche centinaio di metri,  una stupenda costruzione: Casale di Sotto (vedi foto).

Casa splendidamente ristrutturata che ci fa capire quanto numerose fossero le famiglie contadine di una volta. Pensando che le braccia erano le macchine dei secoli scorsi possiamo ben dire che questa casa conteneva una fabbrica intera. Raggiunto il crinale ecco un’altra bella sorpresa: da una parte si aprono visioni sul Casentino (occhio alla forma inconfondibile del Monte della Verna); dall’altra una vista del Valdarno da una angolatura che prima definivo strabica perché si volge verso le colline della parte sud della Setteponti ed in lontananza verso Laterina e Ponticino. Sorpassato “Spedale” (L’etimo sta per “ospitale” inteso come “rifugio” od “ostello”, vedi foto)

dove è di rigore una sosta dal momento che si tratta di un punto molto panoramico e preso atto del magnifico restauro di un fabbricato che rappresentava un punto di sosta per il viandanti che transitavano in queste strade che erano, come potete leggere nell’articolo citato in “Terre Alte”,  la viabilità di raccordo tra il Valdarno ed il Casentino e di entrambi questi territori nei confronti di Arezzo, si comincia a discendere mantenendosi sul sentiero 45 del CAI. Da questi luoghi ponete attenzione alla piana aretina, si vede distintamente la fine del massiccio del Pratomagno dove si dividono le valli del Valdarno e del Casentino e ponete attenzione in lontananza alla città di Arezzo che, da questa angolatura, appare stranamente appiattita e  protetta alle sue spalle dall’Alpe di Poti. Proseguiremo verso Casa Vecchia e L’Apia (303 slm) e quindi, in leggera salita, verso Pieve San Giovanni (365).  Nelle ricerche per documentarmi su questo percorso non ho trovato molte notizie su questo borgo a prescindere da scarne notizie sulla pieve:

L’antica pieve fu fondata probabilmente nel  V secolo ed era dedicata a Santi Giovanni e Martino. Fu molto importante fino al X secolo, quando venne ceduta da Teuzo di Sassello alla Badia delle Sante Flora e Lucilla. Nel Settecento venne completamente ristrutturata (nella attuale controfacciata sono visibili conci in arenaria probabilmente di epoca romanica). Fu nuovamente risistemata nella parte absidale nel 1929. La  facciata del tipo a capanna presenta un interno ad aula unica con soffitto a capriate lignee. Sulle pareti laterali si trovano due altari tardomanieristi: in quello di sinistra è conservato un Crocifisso ligneo trecentesco. Dietro l’altare maggiore una tela  seicentesca raffigura il Battesimo di Gesù.

Mi ha incuriosito specialmente la grande costruzione che si impone nella piazzetta del paese e che, almeno a giudicare superficialmente dalla facciata, dal portale e dall’androne sembrerebbe quattro-cinquecentesca.

Lasciata Pieve San Giovanni ci portiamo in un breve tratto in salita verso Casal Duro ed oltre (471 slm) e quindi proseguiremo su una stradella bianca che in leggera e piacevole discesa ci condurrà a ritrovare la Setteponti subito a sud di Castiglion Fibocchi e quindi recupereremo i mezzi parcheggiati in paese.

 

La distanza è di17 chilometried il dislivello di530 metriin salita. Quindi vi indicherei una difficoltà media da EE , intendendo necessaria una certa abitudine alle escursioni. Presa con calma una passeggiata piacevole.