Il Castello di San Leolino

Castelli e Paesi a Bucine Castelli e Paesi in Valdarno In Valdarno

La data di fondazione non è certa. Un documento della fine del Duecento cita il castello dimostrandone a quel tempo l’esistenza. La storia del Castello è simile a quella di altri luoghi fortificati del Valdarno. Immagine30L’incastellamento sembra sia avvenuto subito dopo il X° secolo e, come altri possedimenti del territorio limitrofo, faceva parte dei possedimenti dei Conti Guidi da Modigliana fino alla metà del secolo XIII°.  Per quasi due secoli, come tutti i castelli o le chiese, siano esse Badie o Pievi, si trova coinvolto nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini. Immagine31La battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260 segna la disfatta dei Guelfi ed assicura un periodo di tranquillità alla Val d´Ambra, che in questo momento storico è totalmente in possesso dei Ghibellini e, per loro, delle famiglie comitali legate all’Impero.  Nel 1289 si registra un´inversione del fronte. L´11 giugno, dopo la battaglia di Campaldino che vede la disfatta dei Ghibellini, i Guelfi di Firenze si dirigono verso Arezzo, ma non potendola conquistare invadono la Val d´Ambra distruggendo molti castelli, tra i quali quasi certamente San Leolino. Nel 1307 il castello è saccheggiato e bruciato da Messer Guido di Messer Arduino da Viana che alla testa di trecento cavalieri e duemila fanti arriva dalla Lunigiana, mandato dai senesi in soccorso dei fiorentini di cui sono in quel momento alleati, minacciati dalle truppe del legato di papa Clemente V. Nei primi anni del XIV° secolo entra nell’ottica dei Tarlati che signoreggiano in questo territorio. In questo periodo Firenze pensa seriamente a costruire una “Terra Nuova” in Valdambra per contrastare il predominio delle famiglie comitali legate ad Arezzo ed all’Impero. I progetti sono molto avanzati, il nome è scelto: “Giglio Fiorentino”, ma poi le vicende storiche si susseguono ed il progetto non viene realizzato. Nel 1431 il conte Bernardino della Carda degli Ubaldini, lasciati i fiorentini ed alleatosi con il Duca di Milano, scende con le sue truppe in Valdambra e conquista San Leolino che in quel momento doveva essere sotto la potestà di Firenze. Altre rovinose incursioni in Val d´Ambra che coinvolgono anche San Leolino si hanno nel 1527 ad opera delle truppe dell´imperatore Carlo V che al comando del duca Carlo di Borbone marciano contro il papa Clemente VII ed i suoi alleati. Il 2 agosto 1554 a Scannagallo l´esercito franco-senese comandato da Piero Strozzi, cacciato da Firenze e divenuto il luogotenente del re di Francia in Italia, viene sconfitto da quello mediceo. Un anno dopo il 17 aprile 1555 Siena si arrende per fame a Firenze. La Immagine32Val d´Ambra entra così a far parte stabilmente del nuovo stato del ducato di Toscana e tutti i suoi castelli e popoli, pur mantenendo propri statuti, dipendono dalla podesteria del Bucine. Immagine33Nel 1645 Ferdinando II dei Medici erige in Feudo il comune di Bucine. ma Francesco II di Lorena il 27 aprile 1737 decreta l´abolizione di quasi tutti i feudi. Arrivano quindi le riforme di Leopoldo I: nel 1772 viene creata la podesteria del Bucine alla quale nel 1773 viene restituita la libera amministrazione delle rendite. Della nuova Comunità del Bucine fa parte il popolo di San Leolino. Alla caduta di Napoleone Bonaparte viene restaurato il Granducato di Toscana e Leopoldo II di Lorena il 2 agosto 1838 sopprime la podesteria del Bucine ed unisce il suo territorio alla podesteria di Montevarchi.  Il Comune di Bucine è definito amministrativamente nell’Ottocento e San Leolino da allora ne fa parte.Immagine34

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