Sulla Montagnola Senese fra Sovicille e La Pieve di Pernina

Comunicazioni Quelli del Martedì

Questa volta, per l’itinerario consigliato, vi voglio portare sulla Montagnola Senese. Questo itinerario vale veramente la vostra attenzione!

Nel percorrere questa parte del territorio senese si ripercorrono intere età storiche e, nello stesso tempo, si gustano piacevoli esperienze paesaggistiche. Ricorderete che con il Cai siamo stati nel 2009 aTonni ed a Castiglion che Dio sol sa e nel 2010 da Sovicille siamo arrivati a Lecceto ed a S.Leonardo al Lago. Bene questa volta partendo di nuovo da Sovicille arriviamo alla villa del Cetinale,

 al Castello di Celsa, alla Pieve di Pernina, al Romitorio del Cetinale, alla Chiesa di Ancaiano,e ci godiamo il paesaggio della Montagnola nel contrasto tra il verde dei boschi e il rosso della sua terra, l’azzurro del cielo.

Alcuni cenni sul territorio.

La Montagnola Senese è una delle principali zone collinari della provincia di Siena. È caratterizzata dalla presenza di boschi cedui dove spiccano il leccio, la roverella e l’acero e nelle zone più elevate il castagno. Il sottobosco è ricco di ginepro, caprifoglio, cisto, agrifoglio e corbezzolo. Il maggior rilievo è il Montemaggio con i suoi 671 m s.l.m. Il sottosuolo, prevalentemente calcareo, è ricco di marmi, tra cui il famoso marmo giallo, usati in passato, a partire dal XIII secolo, nella costruzione di molte delle chiese della zona e non solo, essendo stati usati anche per il Duomo di Firenze e quello di Orvieto. È ricca di grotte carsiche (se ne contano oltre 80) e falde acquifere che assicurano l’approvvigionamento idrico delle varie località della zona e di Siena. Nei pressi della Pieve di Molli, nel comune di Sovicille nasce lElsa. È questo uno dei punti più alti della Montagnola e la Pieve di Molli si trova sullo spartiacque che divide il bacino dell’Elsa da quello della Merse.

Il territorio della Montagnola, che pure presenta dei tratti di difficile percorrenza, è stato interessato al passaggio della Via francigena che univa il nord Europa con Roma e che, in questo tratto, dalle vicine città di San Gimignano, Colle Val d’Elsa e Monteriggioni conduceva a Siena. Ne sono testimonianza le belle pievi che vi si trovano, come il complesso di Abbadia a Isola, nel comune di Monteriggioni e la Pieve di Ponte allo Spino, nel territorio di Sovicille. Numerosi sono anche i castelli presenti nella zona, come il Castello di Montarrenti, il Castiglion Balzetti (Castiglion che Dio sol sa). Il territorio ad ovest di Siena è sempre stato una appendice di questa città e, oltre a rappresentare una risorsa economica notevole per Siena (acqua, legname, marmo, prodotti agricoli) è stato per molti secoli il luogo privilegiato per la costruzione di ville da parte della nobiltà senese. Notevoli sono anche le attuali rimanenze medievali (case torri) ed evidente il sentimento religioso che animava la sua popolazione testimoniato dalle numerose pievi ancora esistenti. Per le sue peculiarità naturali, storiche e artistiche è un Sito di Interesse Comunitario ai sensi della normativa 92/43 CEE.

 

 

Percorso:

Partendo quindi da Sovicille ed arrivando in breve alla provinciale si prende a sinistra la stradella sterrata che conduce a San Giusto e quindi a Personata ma, invece di svoltare a destra per arrivare a questo agglomerato di case, si gira a sinistra seguendo le indicazioni per il Cetinale. In breve si arriva alla “Tebaide” vasto giardino aperto, di pertinenza della Villa, inframezzato da edicole affrescate e statue devote. Proseguita la strada dopo la visita al giardino si arriva alla Villa del Cetinale dalla parte posteriore. Aggirata la villa sulla destra si prosegue su strada bianca fino ad arrivare in vista della Fattoria di Celsa. Dopo la visita alla Villa si torna sui nostri passi per arrivare, dopo breve tratto su strada ancora sterrata alla Pieve di Pernina.  Qui si può fare sosta per il pranzo. Passando sul prato dietro la Pieve, entrando per breve tratto nella macchia di sottobosco, si arriva al Romitorio.

Davanti al Romitorio si trova in discesa  la “Scala Santa” , che percorsa ed arrivati sulla strada trasversale posta alla fine, dopo aver dato l’ultimo sguardo alla  Villa del Cetinale dalla parte della facciata principale, si prosegue sulla destra, arrivando alla strada ampia che dal Cetinale arriva ad Ancaiano. Qui è ancora necessario fare attenzione alla chiesa del borgo, certamente nelle forme vi si legge la mano del Peruzzi. Proseguendo sulla strada asfaltata per breve tratto si rientra ancora nel bosco dopo la curva e, quindi,  si ritrova l’asfalto vicino alla Canonica di Trecciano (Pieve di proprietà del Dott. Giannelli). Un ultimo sforzo ci riconduce, dopo15 chilometri, a Sovicille, dove ci si può  fermare in piazza per un caffè od una birra.

Il percorso è facile, la distanza è di 15 chilometrie mezzo, il dislivello in salita di poco superiore ai trecento metri. Quindi per tutti! I periodi migliori sono la primavera e l’autunno. Con una magnifica giornata di sole tra le bellezze artistiche, la sorpresa della visione dalla “Scala Santa”, i momenti di meditazione e silenzio che saranno inevitabili, sarà una escursione indimenticabile.

Si possono trovare tutte le informazioni nel sito del comune di Sovicille:

http://www.comune.sovicille.siena.it/Main.aspx?ID=323.

Il percorso può essere scaricato dal nostro sito nella sezione “Montagnola”.