Il Sentiero C.A.I. N° 43 sembra procedere con direzione incerta. Comincia in direzione Sud-Nord poi volge Est-Ovest, infine sembra tornare sui suoi passi Nord-Ovest. In realtà è un magnifico sentiero che permette di apprezzare i rilievi collinari di questa parte del Valdarno.
N° sentiero CAI: N° 43
Gruppo: Valdarno Chianti
Comune/i Montevarchi, Bucine, Gaiole
Sezione C.A.I. di riferimento: Valdarno Superiore
Punto di partenza: Sentiero C.A.I. N° 45 (pressi di Solata) Altitudine: 592 mslm
Punto intermedio: Sinciano Altitudine: 621 mslm
Punto d’arrivo: Sentiero 00 pressi Monte Calvo Altitudine: 765 mslm
Punti d’appoggio: Nessuno, ma si possono trovare punti di soccorso presso i borghi di Solata, Sinciano e Starda.
Valutazione difficoltà scala CAI: E
Lunghezza Km.: 11,170
Dislivello Km: 0,518 (dal Punto più basso al Crinale 00)
Tempo stimato percorrenza: 3,30 ore
Intersezione altri sentieri: N° 45 ; N° 41; N° 00;
Tipologia: Sentiero
Morfologia: Collina.
Ambiente: Dopo essersi allontanato da Solata il sentiero si snoda in ambiente collinare con prevalenza di bosco e quindi roverelle, corbezzoli , faggi e castagni. Passato il mulino di Piecosta il paesaggio muta e diviene più coltivato. Ecco dunque viti ed olivi, oltre qualche seminativo. L’alternarsi di colture tipicamente collinari con il bosco ci segue fino a Starda dove, salendo repentinamente verso il crinale, si entra decisamente nel bosco. Questa parte del bosco valdarnese è particolarmente vocata per la produzione di castagne e marroni.
Frequentazione: Frequentato
Segnaletica: Buona
Fondo: Misto, all’inizio terra battuta, pietrisco, strada bianca, stradella nel bosco, tratti di asfalto nei pressi Mulino di Piecosta, quindi ancora stradelle al limitare e dentro il bosco.
Acqua sul percorso: Si, presso i borghi
Emergenze architettoniche: Sono interessanti sia Solata che Starda, vecchi castelli. Belle alcune case coloniche ristrutturate.
Aree protette attraversate: Nessuna
Descrizione: Il sentiero, si snoda su stradelle bianche poderali. Dopo Il mulino di Piecosta, fatto breve tratto su asfalto, la strada diviene meno strutturata e con fondo in terra battuta. Il tratto si innesta su di una tipica strada bianca Chiantigiana. In seguito, dopo Starda, vera e propria strada boschiva.
Punti particolari: Quando il fogliame lo permette si possono vedere ampi tratti del Valdarno.
Valutazione di difficoltà approfondita: Il percorso non presenta alcuna difficoltà.
Cartografia: C.A.I.-L.A.C.-Firenze. Il Chianti, L’Arno e la Chiana (lato 1) – 1:25000;
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